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Birmania
“Burma” è un modo familiare e discorsivo per indicare la Birmania, o meglio, il Myanmar (quest’ultima
è invece la versione “ufficiale”)."Burma” è anche - tutto sommato - il modo più simpatico per chiamare
questo enorme paese del sud-est asiatico. Che deriva da quel “Bama” con cui i birmani chiamano confi-
denzialmente la propria nazione.Il Mynamar è una specie di grande contenitore di lingue e culture diver-
se. Nonostante il termine "birmano" sia utilizzato in maniera generica per indicare l’intera popolazione
del Burma, tuttavia sono sette le minoranze etniche che convivono nel Paese: Chin – Kachin – Karen -
Kayah (ex Karenni) – Mon - Rakhine (o Arakan) - Shan.Dialetti e lingue sono invece di più, molti di più.
Nel Burma, infatti, sono stati identificati più di cento lingue e dialetti. E molte delle culture che stanno
dietro a queste lingue sono uniche al mondo, e antichissime.Ci sono, per esempio, le “donne dal collo
lungo” (“colleghe” delle più famose “donne giraffa” thailandesi), che indossano quelle straordinarie
collane d’ottone. Ci sono, anche, i nomadi del mare – chiamati Selong – nella regione sub tropicale. O,
ancora, i cacciatori di teste Naga, lungo la frontiera con l’India. Cento lingue, cento culture, cento motivi
per visitare dunque il Myanmar, ovvero la Birmania, ovvero Burma. Una delle più grandi “attrazioni”
del Myanmar è senz’altro il Buddismo. La religione (e/o cultura) buddista qui non ha finora subito alcuna
contaminazione da parte del turismo. Il buddismo ha esercitato – ed esercita ancora – una grande
influenza sulla cultura e l’arte birmana. Non a caso l’orizzonte di Yangon (più nota come Rangoon, la città
più grande della Birmania) è dominato da due spettacolari pagode: Shwedagon e Sule. Per comprendere
appieno la profondità e la fede di Burma e del suo popolo bisogna trascorrere tempo tra santuari, padi-
glioni e terrazze – soprattutto al tramonto o all’alba, quando questi posti regalano panorami e colori
straordinari.Lo stile di vita monastico è immutato da secoli. Ne sono testimonianza i tanti monasteri con
il tetto rosso che si trovano in cima alle colline, con affacci straordinari su gole e fiumi. Su quanto di
meglio Burma riesce a offrire agli occhi e all’animo di chi li visita.